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L'impatto dei media in streaming

Misurare l'impatto ambientale dello streaming video è un compito complesso, poiché ci sono molti parametri identificabili da considerare. Secondo uno studio pubblicato da Ademe (2022), un'agenzia pubblica francese che promuove la sostenibilità e la sobrietà ambientale, l'impatto ambientale di un bene culturale dipende soprattutto dall'intensità del suo utilizzo, sia esso digitale o fisico. La digitalizzazione aumenta il numero di apparecchiature necessarie. Queste attrezzature, che necessitano di un'ampia varietà di materie prime e metalli, hanno un impatto significativo sull'ambiente.

In base ai dati disponibili, l'AIE stima che un'ora di streaming video consumi circa 0,08 kWh di energia ed emetta circa 36g di CO₂. Per mettere questo dato in prospettiva, la visione di un film di media lunghezza o di due episodi di un'ora ciascuno richiederebbe la piantumazione di almeno un albero in giardino per compensare le emissioni.

Affrontare l'impatto ambientale dello streaming video è quindi fondamentale sia a livello globale che individuale. Esistono numerose soluzioni per ridurre drasticamente l'impatto ambientale dei servizi di streaming. L'implementazione di pratiche di efficienza energetica nei centri dati e nelle reti di trasmissione può ridurre significativamente le emissioni. Anche i singoli individui possono fare semplici scelte consapevoli, come optare per uno streaming a risoluzione inferiore o ridurre le ore di streaming. Anche il sostegno e l'utilizzo di fonti di energia rinnovabile per le piattaforme di streaming può contribuire a un paesaggio digitale più sostenibile.

Per essere efficace, l'impatto dei media in streaming dovrà essere attenuato dalle stesse piattaforme di streaming, oltre che dalle organizzazioni e dagli individui. I professionisti possono contribuire allo sforzo collettivo adottando abitudini di streaming eco-compatibili e promuovendo pratiche consapevoli dal punto di vista ambientale all'interno delle loro istituzioni e tra gli studenti. Campagne di sensibilizzazione e iniziative educative possono promuovere ulteriormente una cultura della responsabilità ambientale nel settore dell'IFP, creando un impatto positivo sull'ambiente.

Fatti importanti

Il video streaming ha rappresentato l'80% del flusso dati globale su Internet nel 2018. Era ancora più alto durante il COVID e continua ad aumentare.

I video online (compresi sia lo streaming che il download) hanno rappresentato circa l'1% delle emissioni globali di gas a effetto serra nel 2018, ovvero circa 300 milioni di tonnellate di CO₂ equivalente. Con il costante aumento dell'utilizzo, potrebbe potenzialmente raggiungere il 7% entro il 2025.

Il video è un mezzo denso di informazioni: 10 ore di film ad alta definizione contengono più dati dell'intero database di articoli di Wikipedia inglese in formato testo.

La visione di video online ha generato più di 300 MtCO₂ nel 2018, tanto gas serra quanto la Spagna, o quasi l'1% delle emissioni globali.

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